Capita, frequentemente, di constatare grande ansia e preoccupazione nelle persone in lite tra di loro soprattutto quando tale controversia finisce con l’approdare nelle aule dei tribunali.
In non pochi casi questo stato di ansia e preoccupazione finisce per compromettere la salute e la qualità di vita.
In effetti, quando un soggetto, di fronte ad una lite, decide di fare causa alla controparte corre il rischio oltre non solo di rimanere intrappolata in una spirale processuale sempre più grande e sempre meno risolvibile di quanto sembrava all’inizio ma anche il rischio che la sentenza deluda le aspettative e che le spese di causa possono diventare ben maggiori dell’ oggetto della lite.
Per evitare di incorrere questi rischi consiglio sempre ai mie Clienti di considerare il ricorso alle vie giudiziarie solo come un rimedio estremo, da circoscrivere e ridurre, quanto più è possibile.
Per questo ho strutturato ed organizzato un’Assistenza Professionale che favorisce metodi alternativi capaci di transigere il conflitto tra le parti denominato “METODO A.D.R. (Alternative Dispute Resolution)”.
Detto metodo si articola in quattro fasi.
La prima fase comprende una serie di incontri in cui il Cliente mi illustra dettagliatamente, la questione, i problemi che stanno alla base del conflitto e cosa è disposto a concedere e rinunciare pur di definire la lite per le vie brevi.
La seconda fase è quella in cui, la dove è possibile cerco di avviare un dialogo con la Controparte per capire, anche da questo versante, quali sono i problemi che stanno alla base del conflitto e cosa è disposto a concedere e rinunciare pur di definire la lite per le vie brevi.
La terza fase è quella in cui dopo aver analizzato le posizioni delle parti in lite ed elaborato una
proposta di accordo che sintetizza gli interessi e le aspettative di ciascuno la illustro ad entrambi facendo presente le ragioni che la supportano spiegando loro di valutare costi e benefici della proposta di accordo transattivo rispetto all’alternativa di “andare in Tribunale” per affrontare una contenzioso giudiziale certamente lungo, ma soprattutto molto più costoso e dall’esito, comunque, rischioso. Se in questa fase il Cliente e la Controparte si dimostrano concretamente interessati ad accettare la proposta elaborata o quell’altra che la integra e modifica con le ulteriori reciproche concessioni e rinunce concordate si passa alla quarta fase altrimenti, se entrambi non si dimostrano interessati ad accettare la proposta elaborata, fornisco al Cliente tutte le informazioni necessarie affinché possa ponderare l’inevitabile ricorso alle vie giudiziarie più appropriate al Conflitto ed è solo dopo che il Cliente mi avrà espressamente dichiarato la propria volontà in tal senso che darò corso procedure giudiziale del caso a tutela e difese delle sue ragioni.
La quarta fase è quella che con atto congiunto o separato il Cliente e la Controparte formalizzano
l’accordo transattivo che risolve la lite.
Il compenso per ottenere l’Assistenza Professionale secondo la metodologia di intervento anzidetta si articola in un costo iniziale di attivazione ed uno finale subordinato al risultato ottenuto.
I costi vengono preventivamente concordati commisurandoli alla complessità della questione, al suo valore economico ed al tempo impiegato.
Faccio presente che il “METODO A.D.R.”, praticato come strumento alternativo per la risoluzione dei conflitti, è parecchio condiviso ed accettato in quanto:
a) Le procedure sono meno formali, più economiche e di gran lunga più rapide rispetto a quando si ricorre ad un Tribunale;
b) Le parti hanno l’assoluto controllo sulla risoluzione della controversia che li vede coinvolti;
c) E’ garantita la segretezza a differenza delle udienze giudiziarie che invece rendono pubbliche le questioni trattate dalle parti;
d) Il ruolo dell’avvocato si permea anche a quello di confidente, ascoltatore e solidale partecipatore emotivo degli interessi della parte rappresentata.
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